Palazzo

Si tratta di una casa fortificata risalente alla fine del Duecento inizio Trecento. L’edificio ha subito molti restauri che certamente hanno nascosto e trasformato la fisionomia del luogo, che ancora non manca di raccontare un passato arcaico. I portali sono del Tre/Quattrocento e sull’architrave di una finestra è visibile una croce templare che apre uno dei temi più affascinanti della storia e ancora elemento di discussione. I Templari, in origine, intorno al 1118, avevano lo scopo di proteggere i pellegrini in viaggio verso la Terra Santa. I guardiani del Sepolcro, così come vennero anche definiti, divennero i paladini non solo di questi luoghi sacri, ma soprattutto dei simboli sotterranei che questi siti rappresentavano.

Dal 1118 al 1128 circa, i nove componenti che fondarono l’Ordine vennero accolti da Baldovino II di Gerusalemme (?-1131), in un’ala del suo Palazzo, costruito sulle rovine del tempio di re Salomone, personaggio biblico, che influenzò indirettamente una serie di movimenti iniziatici durante i secoli.

Nei primi tempi essi condussero una vita di povertà, infatti vennero spesso ritratti in due su un solo cavallo, mangiavano in orari prestabiliti e portavano tuniche bianche tutte uguali.

Dal 1128 i Templari cominciarono a crescere numericamente e grazie a fortunate speculazioni, diventarono ricchi, potenti e protetti dalle grandi famiglie. Per via di questa crescita economica, cominciarono a dare dei problemi ai potenti governanti.

Sulla scia di queste tensioni, nel 1307, Filippo il Bello (Filippo IV di Francia 1268-1314) fece arrestare in un solo giorno 138 Templari, dando inizio ad una forma di persecuzione che fu tra le più cruente della storia. In realtà era soprattutto interessato ai loro enormi capitali, per cui utilizzò questi pretesti per arrestarli e per confiscare i loro beni. Inoltre, va ricordato che il sovrano era fortemente indebitato con loro, per cui questo fu un modo per risolvere completamente le sue insolvenze.

Venerdì 13 Ottobre 1307 (da qui il terribile auspicio del ‘venerdì 13’), di primo mattino, iniziò questa tremenda ‘caccia alle streghe’ che terminò il 18 Marzo 1314, con la soppressione dell’Ordine.

I Cavalieri vennero sottoposti al giudizio del Tribunale dell’Inquisizione e a torture inenarrabili. Furono ritenuti colpevoli di idolatria ed eresia; vennero accusati soprattutto di praticare arti magiche e di venerare una sorta di demone malvagio, ovvero Baphomet (Baffometto) e che nei loro riti di iniziazione evocassero spiriti negativi e malvagi, oltreché avessero l’abitudine di sputare sulla croce e praticare la sodomia durante i riti d’iniziazione.

Vi erano tutte le condizioni per fare sì che queste accuse avessero credito, in quanto l’imputazione di magia includeva sempre il concetto segretezza, elemento presenti in questo ordine religioso. Vennero accusati dell’utilizzo di arti magiche, anche per via della supposta realizzazione di una sorta di medaglia con la raffigurazione di un leone, che la leggenda tramanda fu posseduta anche dal Papa che abbiamo prima incontrato, ovvero Bonifacio VIII. Si dice che egli fruì di questo particolare amuleto come forma di protezione personale, che gli venne fornita dal suo medico, il celebre alchimista Arnaldo da Villanova (1240-1313).

Con la soppressione dell’ordine templare si interruppe il filo conduttore tra tutte le correnti iniziatiche dell’epoca.

Evidentemente c’è da chiedersi il motivo di una croce templare incisa su un edificio di questa zona e le risposte sono varie. Intanto, dopo la soppressione dell’ordine, molti cavalieri templari fluirono nei cosiddetti ospitali e a poca distanza vi era quello dell’abbazia di Santa Lucia di Roffeno, quindi è possibile ipotizzare delle presenze anche in loco. Inoltre l’opera dei Comacini si estese in stretta collaborazione con i Cistercensi e i Templari, per cui tante simbologie si sono sovrapposte.

Infine, questa croce richiama l’ottagono e la simbologia associata al numero otto. Se il quadrato rappresenta la terra e il cerchio il cielo, l’ottagono è la figura mediatrice tra queste due istanze. Non a caso anche il fonte battesimale, per tradizione, è a forma di ottagono, proprio per richiamare la trasformazione da un stato profano a uno sacro attraverso il battesimo. Quindi questa croce aveva un valore oltreché sacrale anche protettivo, e come tale da apporre come segno nelle case.

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