Poggiolo

Abbiamo già considerato che probabilmente questo edificio faceva parte del sistema difensivo della rocca di Roffeno, anche se la datazione non è concorde, infatti la torre di Poggiolo risale al Cinquecento. La pianta quadrata, come voleva la tradizione, ricorda comunque una costruzione dal sistema difensivo e mostra un portale con conci bugnati. Non manca la colombaia circondata dalla tipica cornice in cotto.

L’edificio appare presente nell’estimo del 1315, ma non si fa menzione della torre, ma solo di una casa col tetto di paglia.

Uno dei simboli che venivano riportati sulle torri di questo territorio è il nodo gordiano, ovvero il nodo con il quale il contadino Gordio legava il giogo al timone del carro consacrato a Zeus. La leggenda racconta che l’uomo arrivò con la moglie in una piazza della Frigia con il suo carro. L’oracolo aveva appena declamato che sarebbe stato incoronato re il primo uomo che fosse entrato in paese. E così fu. Gordio divenne re e per riconoscenza offrì il suo carro a Zeus, legando il giogo al timone con un nodo impossibile da sciogliere. La storia continua con un’altra leggenda secondo la quale l’uomo che avrebbe sciolto tale nodo sarebbe divenuto imperatore e questa volta toccò ad Alessandro Magno, che con un colpo di spada sciolse il nodo, e di conseguenza fu incoronato imperatore. Per cui il simbolo del nodo gordiano si riferisce a una situazione difficile per la quale occorre una scelta decisa e netta, così come in battaglia. Per questo veniva inciso nei luoghi che avevano uno scopo difensivo così da donare la forza decisionale e talvolta drastica di risolvere una situazione difficile.

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