Chiesa di San Martino

Notizie storiche

XI – XII (preesistenze intero bene)

L’abitato era un tempo chiamato Musiolo e assunse poi il nome di Roffeno dalla famiglia omonima di vassalli di Matilde di Canossa che qui vi avevano edificato una rocca. Le case sparse avevano come punto di riferimento la cappella di S. Martino, citata nei documenti ma della quale non si conoscono le origini. Nel castrum collocato sullo sperone roccioso era invece presente una seconda chiesa, dedicata a S. Michele, mentre ai piedi del colle, verso la pieve, esisteva una terza chiesa dedicata a San Salvatore: né di queste ultime due chiese, né del castello, sono rimaste tracce.

1340 – XVI (costruzione intero bene)

Sui resti dell’antica cappella di S. Martino nel 1340 fu edificata la nuova chiesa parrocchiale che mantenne la dedicazione al vescovo di Tours. Del più antico edificio rimane la piccola abside quadrata del XII secolo, liturgicamente orientata, costruita in travertino locale (spunga), caratterizzata dall’opus quadratum e da tre monofore a doppia strombatura. La piccola abside ha copertura a botte e conserva vestigia di affreschi quattrocenteschi. Oggi è incorporata nel basamento del campanile, costruito nel XVI secolo. La chiesa fu “più volte ampliata e decorata” (Rivani 1965, p. 45) ma non si conosce la portata di questi lavori.

XVIII – XIX (ricostruzione intero bene)

Nel XVIII secolo la chiesa fu ricostruita nelle forme attuali, a navata unica e otto cappelle laterali; ancora alla metà del XIX secolo viene descritta coperta con travi a vista, pianta ad aula lunga 38 piedi bolognesi escluso il presbiterio, larga 24 piedi e alta 28. Viene affiancata dalla canonica, a destra, e dalle abitazioni del sacrestano e del campanaro a sinistra. E’ scomparsa ogni traccia dell’edificio trecentesco.

1850 – XIX (ristrutturazione intero bene)

Dopo la seconda metà dell’Ottocento la chiesa fu di nuovo rimaneggiata: si presenta oggi voltata a botte con lunette finestrate, otto cappelle laterali.

1970 – 1980 (ristrutturazione presbiterio)

Nel corso degli anni Settanta del Novecento è stato rifatto il pavimento della chiesa. In contemporanea i lavori di maggiore portata hanno riguardato il presbiterio, prolungato verso l’aula fino a comprendere l’ultima cappella laterale il cui altare è stato a sua volta sopraelevato.

2015  (restauro coperto)

Nel 2015 sono stati effettuati lavori di restauro al coperto.
Descrizione

La chiesa di San Martino sorge lungo il tracciato dell’antica via detta “Piccola Cassia”, presso il crinale spartiacque fra la valle del Reno e quella del Panaro, all’esterno del centro abitato attuale. Presenta un prospetto a salienti e fianchi difficilmente indagabili per l’aggregazione di più volumi sui tre lati dell’aula. L’interno a navata unica comprende otto cappelle laterali; l’aula è voltata a botte con unghie e lunette finestrate. Il presbiterio ha pianta quadrangolare ed è voltato a botte.contestoLa chiesa parrocchiale di San Martino sorge lungo l’antico tracciato denominato “Piccola Cassia” che dall’abbazia di Nonantola risaliva attraversando il modenese per poi deviare dalla via Romea Nonantolana e percorrere un tratto di crinale fra le vallate del Reno e del Panaro, fra Tolé e Castel d’Aiano. La chiesa sorge discosta dall’attuale nucleo abitativo principale, lungo una via che dal centro abitato costeggia il cimitero per scendere verso la parrocchiale. L’utilizzo, nel Novecento, di una parte delle abitazioni addossate all’aula come sede scolastica suggerisce tuttavia una centralità oggi perduta o non più evidente. L’aula è orientata.impianto planivolumetricoL’edificio di culto è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende la casa canonica e un secondo volume più basso a nord e, in parte, a ridosso dell’abside, il volume del campanile innestato ad est e un ulteriore volume più basso, un tempo destinato ad abitazione del sagrestano e del campanaro, addossato al lato sud.esternoL’aula è preceduta da un terrazzo con funzione di sagrato, delimitato da un muretto in affaccio sulla strada sottostante in forte pendenza. Il prospetto della chiesa, percorso orizzontalmente da due cornici aggettanti, presenta la parte inferiore scandita da due larghe lesene (una per lato) con una decorazione geometrica stilizzata in colore contrastante, poggianti su un alto basamento; al centro il portale, cui si accede da una breve scalinata, è inserito in una semplice incorniciatura modanata. La parte superiore, più corta della sottostante, è delimitata dalla prosecuzione delle due larghe lesene e, in asse con il portale, presenta una finestra a lunetta. La facciata è coronata dal timpano triangolare sormontato al vertice da una croce metallica, ed ornato lateralmente con due pinnacoli. La porzione superiore è raccordata a quella sottostante da due volute laterali (dal D.D.R. 2009/05/22). Il fianco sinistro evidenzia per un breve tratto la sporgenza del volume delle cappelle laterali, inglobato per massima parte dal volume della casa canonica addossata. Il presbiterio, parimenti celato in massima parte, ha pianta quadrangolare ed emerge per un breve tratto evidenziando una finitura in sasso a vista. Il fianco destro è caratterizzato dall’aggetto del volume che comprende le cappelle laterali; all’altezza del cleristorio si aprono le finestre a lunetta.piantaAd aula, con cappelle laterali e presbiterio quadrangolare.interniSi accede all’aula mediante una bussola affiancata da due nicchie entro le quali sono parzialmente incassati due confessionali lignei. Sopra l’ingresso, in asse, si aprono una nicchia parallelepipeda per statua e una finestra a lunetta. L’aula è pavimentata a mattonelle rettangolari posate a spina di pesce; al centro sono di colore più chiaro e disegnano una passerella tra l’ingresso e il presbiterio. Il volume dell’aula è ritmato in sei campate di passo irregolare (A-B-B-C-B-B) scandite da lesene con specchiatura centrale più scura sulle quali si imposta una trabeazione modanata con giro di dentelli; sulla trabeazione si imposta la volta a botte costolonata nella quale si inscrivono le finestre a lunetta in corrispondenza delle campate di passo maggiore. Nella prima campata da entrambi i lati si apre una cappella voltata a crociera. Nella seconda, quinta e sesta campata cornici a tutto sesto introducono ad altrettante cappelle laterali rialzate di un gradino e voltate a botte. Nella terza campata un’identica cornice inquadra una nicchia per statua. Nella quarta campata a destra si apre un ingresso laterale sormontato da un’altra nicchia per statua. Il presbiterio è rialzato di due gradini; i lavori intrapresi per l’adeguamento liturgico hanno portato all’allungamento dell’area presbiteriale fino a comprendere l’ultima cappella di entrambi i lati. La parte antica del presbiterio è introdotta da un arco ai lati del quale si aprono due porte con cornici in stucco. Il presbiterio antico ha pianta quadrangolare ed è voltato a botte; nella parete di fondo, accanto all’ancona, si aprono due finestrelle oggi apparentemente cieche.impianto strutturaleStruttura portante in pietra, orizzontamenti non indagabili, manto in coppi.apparati liturgiciL’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio comprende un altare preconciliare in legno marmorizzato completo di dossale e custodia eucaristica al centro dei gradini, sormontata da ciborio su colonnine. A sinistra dell’altare la croce astile, a destra il cero pasquale. Al centro dell’area presbiteriale è collocato l’altare post conciliare. La sede è costituita da tre sedie poste in fondo, a destra; un ambone a leggio è collocato a sinistra. Il fonte battesimale è collocato nella prima cappella a sinistra. Due confessionali sono addossati alla controfacciata; un terzo confessionale monumentale è collocato nella seconda cappella a destra.

altare – aggiunta arredo (1965-1970)
L’altare con bassorilievo in rame collocato oggi al centro del presbiterio non è datato ma è riferibile all’intervento di allungamento dell’area presbiteriale evidente per la sua disarmonia rispetto all’architettura.
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